batman87 |
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| Giornate strane tra giardino e baracca.. ancora credo non siamo entrati nell'ottica della sfida e nelle atmosfere del gioco. Mi sento ancora estraniato dalle dinamiche e non riesco perfettamente a sentirmi parte integrante del gruppo ... se mai ce ne fosse qualcuno. Tante domande tante risposte tantissime parole; ho perso parte delle discussioni ma lo studio che si va intensificando in questi giorni mi porta a spegnere il pc e portarlo il piu lontano possibile da me... affinche come detto ieri non diventi una droga. Si è parlato anche della morte ed ho tentennato sulla mia risposta, se rispondere o meno. E' per me un argomento delicatissimo, mi fa paura mi angoscia; la prendo sul negativo, forse perchè troppo vitale e troppo attaccato alla vita, la mia e quella di chi mi sta attorno. Sembrerà assurdo paradossale folle stupido ma... ho iniziato a pensare seriamente e forse troppo alla morte quando morì Lady Diana. Le immagini del funerale con i 2 figli che seguivano il carro mi si sono stampate in testa e mi sono immaginato al posto loro... non principino, non figlio di un erede al trono, ma figlio che improvvisamente perde la persona a cui è piu legato a cui il bene piu viscerale è dato dal momento in cui ti mette al mondo. Sono come Amelie nel suo film, che alla notizia della morte di Lady DIana, sconvlge la sua vita, è anzi l'avvenimento in se che le fa vivere le sue avventure da fantastico mondo. Il mio è altrettanto fantastico solare allegro divertente buffone cazzeggiatore, ma quando sto solo e penso, penso troppo e il cervello può essere l'arma peggiore per il corpo e per la mente. A volte lo si controlla difficilmente e prende il sopravvento. Spesso ho pensato a come sarebbe stato quando avrei perso una persona cara e mi dicevo sempre che non avrei pianto. Il mio primo lutto è arrivato tropp orpesto per capire di cosa si trattasse. Muore la nonna materna, la mamma di mia mamma... ma quando penso a quei giorni non ricordo lacrime per lei, e ciò mi distrugge, ricordo lacrime perche vedevo mia madre distrutta dal dolore e lontana da me. Allora mi penso egoista che la volevo mia anche quando lei voleva sua, sua mamma. E piangevo perchè la vedevo figlia senza piu una mamma in vita pronta a proteggerla a sorriderle a darle una carezza anche senza un preciso motivo. La notte prima di dormire...a volte mi angoscia il momento in cui arriverà essere io figlio senza un genitore che mi regali i suoi sguardi il suo aiuto la sua mano sempre tesa e n ogni momento pronta a rialzarmi. E mi dico... mamma e papà si consolano guardandosi a vicenda del fatto di aver perso un genitore... io chi avrò accanto a me quando succederà? Le mie sorelle con altissima probabilità avranno i loro mariti e possibili figli... e io? guarderò loro? chi mi guarderà e starà in silenzio con le mie lacrime in quei momenti? Gennaio 2009 secondo lutto della mia vita... nonno paterno... papà di papà... come 10 anni prima... un altro figlio... genitore mio... privato improvvisamente del proprio genitore dello stesso sesso... 4 giorni in cui il mondo si è fermato... la persona che mi ha regalato il padre e il nome che porto.. una notte decide che è arrivato il momento di salutarci e iniziare a proteggerci in forma e luogo differente dal quale siamo abituati... la domenica prima.. ci invita tutti a casa sua grande pranzo grande festa musica lui canta beve e a fine cena la sera... tira fuori dal mobile antico la bottiglia di spumante che aveva gelosamente conservato durante le feste natalizie... con lo stupore di tutta la famiglia pretende che facciamo un brindisi a noi... a tutta la famiglia nonni figli e nipoti riunita dopo tempo...un modo per salutarci... per dirci che ci lasciava col sorriso felice in volto dopo un bicchiere di vino rosso e una cantata....
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